In questa guida parliamo di uno degli interventi strutturali più complessi: l’incatenamento delle strutture murarie. Spiegheremo a cosa serve, come si realizza e quando commissionarlo. Infine, forniremo indicazioni per ridurre la spesa senza compromettere la qualità del lavoro.
L’incatenamento delle strutture murarie rientra tra gli interventi finalizzati alla salvaguardia degli edifici in caso di terremoto. Il principio base non è complesso, l’esecuzione invece lo è. Soprattutto, è abbastanza invasiva. Ma procediamo con ordine.
Cos’è l’incatenamento delle strutture murarie?
L’incatenamento delle strutture murarie è un intervento antisismico che mira a ridurre il rischio di collasso degli edifici in muratura.
Consiste nell’inserire elementi metallici, generalmente barre o tiranti in acciaio, che collegano in maniera solidale le diverse parti della costruzione.
Il principio è semplice: contrastare le spinte orizzontali prodotte da eventi sismici o da cedimenti differenziali, distribuendo meglio gli sforzi sulle pareti portanti. Dal punto di vista tecnico, l’incatenamento trasforma la struttura in un sistema più coeso, limitando il rischio di distacco dei muri perimetrali o di fessurazioni profonde.
L’intervento, pur non modificando l’aspetto estetico dell’edificio, ne aumenta notevolmente la sicurezza.
È però molto invasivo, perché richiede lavorazioni complesse che incidono sia sulla muratura esistente che sugli elementi di collegamento. Proprio per questo viene eseguito solo da ingegneri e imprese specializzate, previo progetto strutturale approvato.
Come incatenare i muri di casa?
Ovviamente, questo intervento è appannaggio degli esperti. In primis perché, come vedremo tra poco, è incredibilmente complesso. Secondariamente perché necessita comunque di permessi, i quali sono vincolati al rispetto di procedure, le quali a loro volta impongono il ricorso a professionisti. Per inciso, il permesso da richiedere è la SCIA; che costa qualche migliaio di euro.
Ad ogni modo, il committente dovrebbe comunque conoscere la procedura, almeno per sommi capi, in modo da esercitare il suo diritto dovere al monitoraggio.
Dunque, ecco come si “incatena” una casa. La procedura di incatenamento comincia con lo studio preliminare dell’edificio e con il progetto redatto da un tecnico abilitato.
Successivamente si praticano fori passanti nelle murature, all’interno dei quali vengono inserite barre o tiranti in acciaio.
Questi elementi vengono poi collegati con capochiave esterni, spesso visibili, che hanno la funzione di ancoraggio e distribuzione delle forze. L’intervento richiede una precisione millimetrica: le barre devono essere posizionate nei punti strategici dell’edificio, generalmente all’altezza dei solai e lungo le murature perimetrali.
Una volta fissati i tiranti, la struttura diventa più coesa e capace di resistere meglio alle sollecitazioni sismiche. Data la complessità, è un lavoro eseguibile esclusivamente da professionisti esperti.
Un confronto tra interventi
L’incatenamento delle strutture murarie non è l’unico intervento antisismico. A disposizione ce ne sono parecchi. Dunque, ecco una tabella comparativa che riporta, per i cinque più diffusi: principi di base, grado di invasività, scenari che lo rendono preferibile.
Intervento antisismico | Principio di base | Invasività | Scenari preferibili |
Incatenamento murario | Collegare le murature con tiranti in acciaio | Alta | Edifici storici o in muratura con spinte orizzontali |
Cuci-scuci | Sostituire parti di muratura degradata | Media | Localizzazioni di fessure o cedimenti limitati |
Iniezioni di malta | Riempire vuoti e microfessure | Bassa | Murature lesionate ma ancora compatte |
Fasciature in fibra di carbonio | Rinforzare con materiali compositi | Media-bassa | Pareti sottili o con vincoli architettonici |
Cordoli in cemento armato | Inserire cordoli per collegare i solai | Alta | Edifici multipiano con solai debolmente ancorati |
Gli effetti dell’incatenamento in caso di terremoto: due scenari ipotetici
Per comprendere il reale valore dell’incatenamento delle strutture murarie, è utile immaginare due scenari sismici differenti.
Nel primo caso, potremmo ipotizzare un terremoto di media intensità, con scosse percepibili ma non devastanti.
In assenza di incatenamenti, le vibrazioni si propagano in maniera irregolare, provocando distacchi localizzati tra pareti ortogonali e l’apertura di fessure agli angoli. Il rischio è che alcune porzioni di muratura si disallineino, causando cedimenti parziali e la necessità di importanti lavori di ripristino.
Lo stesso sisma, in una struttura adeguatamente incatenata, avrebbe un effetto sensibilmente ridotto: i tiranti distribuiscono gli sforzi orizzontali, limitano l’apertura delle fessure e mantengono solidali le pareti. In questo modo, i danni si riducono a crepe superficiali, più semplici e meno costose da riparare.
Nel secondo scenario, un terremoto grave, con magnitudo elevata e durata prolungata, mette a dura prova l’intero edificio.
In assenza di incatenamento, le pareti perimetrali tendono a spanciarsi verso l’esterno, i solai perdono ancoraggio e il collasso diventa probabile
Con un sistema di tiranti ben progettato, invece, la struttura non diventa indistruttibile, ma resiste più a lungo: i muri restano coesi, i solai rimangono vincolati, e soprattutto si guadagna tempo prezioso per l’evacuazione in sicurezza.
L’incatenamento, dunque, non elimina il rischio sismico, ma lo riduce in maniera significativa sia in termini di danni materiali sia di protezione delle vite umane.
Come risparmiare anche sull’incatenamento delle strutture murarie
L’incatenamento delle strutture murarie è un intervento fondamentale ma inevitabilmente costoso, poiché richiede manodopera altamente specializzata e materiali certificati. L’obiettivo del risparmio resta però legittimo, purché perseguito senza compromettere la qualità e la sicurezza.
Il modo più efficace per ottenere un prezzo equo consiste nel raccogliere e confrontare preventivi. Questa pratica funziona sempre, ma diventa particolarmente utile nei lavori complessi come questo, in cui le differenze di costo tra un’impresa e l’altra possono essere significative.
Affinché il confronto sia efficace, i preventivi devono essere redatti in maniera dettagliata, includendo voci di spesa per materiali, manodopera, tempi di esecuzione e garanzie sull’intervento.
Oggi è possibile richiedere più preventivi in tempi rapidi grazie ai tool online dedicati, che permettono di inoltrare una sola richiesta e ricevere diverse offerte da professionisti qualificati. In questo modo si può scegliere con maggiore consapevolezza la soluzione che coniuga sicurezza e convenienza economica.