Cosa porta alle crisi economiche e come reagire per non ripetere gli errori del passato.
Analizzando le crisi economiche a partire dal 1272 è interessante verificare come l’origine, l’evoluzione e la soluzione delle crisi economiche sia sempre uguale… e stiamo parlando di quasi un millennio!
La nascita della crisi può partire da una guerra, da nuovi prodotti industriali, finanziari o tecnologici che creano euforia e quindi le persone, le aziende e gli aggregati in genere cercano di trarne vantaggio speculando il più possibile. Tutto questo si traduce in aumento vertiginoso dei prezzi e dei corsi azionari o immobiliari creando così una bolla speculativa.
Quando le quotazioni raggiungono livelli insostenibili la bolla scoppia…i corsi dei titoli o degli immobili crollano, le aziende licenziano e la crisi si trasferisce dai mercati agli individui.
Si passa in tal modo da stato d’animo euforico, dove si pensa che i guadagni non avranno mai fine, ad uno depressivo dove, nello stesso modo, si crede che le perdite e la crisi non avranno mai fine. La cosa singolare è che questa situazione coinvolge dal primo dei governanti all’ultimo dei cittadini.
Altrettanto interessante è l‘uscita dalla crisi: è quasi sempre la stessa! Quando le vendite sono l’unica via d’uscita per pagare i debiti, i prezzi calano e si creano delle ottime opportunità per chi vuole investire. Inizialmente sono in pochi a cogliere tali opportunità perché si è convinti erroneamente che la crisi si protarrà all’infinito ma nel tempo aumentano quelli che capiscono che è giunto il momento buono. E’ così che il ciclo economico riparte, sia pur lentamente, accelerando via via la crescita delle quotazioni fino a ricreare le condizioni per una nuova bolla speculativa
Un altro fenomeno interessante si ravvede nell’alternanza crisi/bolla speculativa: sono sempre più brevi i periodi di una fase anziché dell’altra.
Quello che ci sentiamo di consigliare, esaminando la storia economica, è di non lasciarsi trascinare dalla depressione o dall’euforia. Approfittare delle ottime opportunità date sia dai prezzi degli immobili che dai bassi tassi di interesse acquistando casa, può contribuire OGGI a fare un buon affare ed a far ripartire l’economia.
E’ altrettanto illuminante analizzare il mercato dei maiali in Inghilterra fra il 1650 e il il 1680. Per 30 anni il prezzo dei maiali, la cui carne era la principale fonte alimentare, ha avuto un aumento altalenante: un anno il prezzo era alto e quello successivo era basso. Il perché è pesto detto: quando il prezzo era alto gran parte delle persone aumentavano l’attività di allevamento dei maiali mentre quando era basso diminuiva. Essendo la domanda stabile questo creava l’alternarsi dei prezzi! Quindi non comportiamoci come gli allevatori di maiali di otre 300 anni fa!
Non aspettate che queste condizioni favorevoli cambino.