Ristrutturazione cantina: quando farla e come si fa

 

Ristrutturazione cantina, ecco gli interventi per ripristinare funzionalità, design, usabilità.

In questa guida forniamo informazioni per chi pensa alla ristrutturazione della cantina. Elencheremo i segnali che suggeriscono la necessità di intervenire, descriveremo i principali lavori da realizzare, sia di tipo funzionale che di design. Infine, forniremo consigli per risparmiare senza compromettere la qualità dei lavori.

 

La ristrutturazione della cantina è un passaggio delicato. Il motivo è semplice: spesso, si mette mano alla cantina quando essa è affetta da problematiche gravi, di tipo strutturale. Nondimeno, può essere l’occasione non solo per rimettere in testo un locale, ma anche per valorizzarlo e assegnargli usi insospettabili.

 

Quando ristrutturare la cantina

 

Partiamo dai segnali che suggeriscono la necessità di ristrutturare la cantina. Alcuni sono facilmente riconoscibili, anche perché comuni. Altri sono più subdoli.

 

  • Presenza di umidità costante: l’insorgere di muffe, condensa e odori sgradevoli è il primo segnale che l’ambiente non è isolato correttamente e richiede interventi urgenti per evitare danni strutturali o alla salute.

 

  • Infiltrazioni d’acqua dal pavimento o dalle pareti: indicano problemi gravi di impermeabilizzazione e richiedono opere di risanamento o drenaggio per evitare deterioramenti e l’inutilizzabilità del locale.

 

  • Intonaco che si sgretola o presenta macchie: rivela la presenza di umidità o sali igroscopici che risalgono dalle fondamenta, fenomeni che possono compromettere la stabilità delle murature nel lungo periodo.

 

  • Odore persistente di chiuso o stantio: segnala una cattiva ventilazione o l’assenza di ricambio d’aria. Un impianto di ventilazione meccanica controllata può essere necessario.

 

  • Pavimentazione dissestata: crepe, dislivelli e avvallamenti possono essere spia di cedimenti o movimenti del terreno, spesso causati da infiltrazioni o da errori costruttivi.

 

Il problema è che anche un locale apparentemente “funzionante” può nascondere problemi gravi. Il consiglio è di commissionare un sopralluogo tecnico ogni 10-15 anni.

 

Gli interventi per ristrutturare la cantina

 

Entriamo nel vivo del discorso ed elenchiamo i principali interventi di ristrutturazione della cantina. Come vedrete, alcuni sono finalizzati a risolvere eventuali problemi strutturali, altri per migliorare semplicemente la fruizione dei locali.

 

  • Impermeabilizzazione delle murature: è uno degli interventi più importanti per evitare infiltrazioni d’acqua e risalita di umidità. Si effettua con guaine bituminose, resine o intonaci impermeabili, sia dall’interno che dall’esterno, laddove possibile. Riduce il rischio di muffe e prolunga la durata delle finiture.

 

  • Consolidamento delle strutture: quando si rilevano crepe, fessurazioni o segni di cedimento, è necessario intervenire con tecniche di consolidamento. Si può agire con iniezioni di resina, cuciture strutturali o rinforzi in fibra di carbonio. L’obiettivo è ristabilire la stabilità e prevenire il peggioramento dei danni.

 

  • Rifacimento dell’impianto elettrico: spesso la cantina è dotata di un impianto datato o del tutto assente. Intervenire consente di aumentare la sicurezza, predisporre punti luce funzionali e installare prese utili per elettrodomestici o attrezzature. L’impianto deve essere certificato e conforme alle normative.

 

  • Ventilazione naturale o meccanica: la mancanza di aerazione favorisce muffe e aria stantia. Dove non è possibile ricavare finestre, si installa un sistema di ventilazione meccanica controllata. L’intervento migliora la salubrità e consente l’utilizzo della cantina anche per permanenze prolungate o attività manuali.

 

  • Risanamento degli intonaci: in presenza di umidità di risalita o salnitro, l’intonaco si deteriora e si stacca. È utile sostituirlo con intonaci deumidificanti o macroporosi, capaci di favorire la traspirazione delle murature. Si migliora l’aspetto estetico e si previene la formazione di muffe.

 

Gli interventi per trasformare la cantina

 

Parliamo ora degli interventi funzionali a trasformare la cantina in qualcos’altro, oppure di utilizzarla per funzioni diversi dallo stoccaggio.

 

  • Coibentazione termica delle pareti: è utile rendere la cantina adatta a funzioni abitative o ricreative. I pannelli isolanti riducono la dispersione di calore e migliorano il comfort, soprattutto se l’ambiente è destinato a diventare studio, taverna o camera per gli hobby.

 

  • Realizzazione del controsoffitto: è utile nascondere impianti, migliorare l’isolamento acustico e abbassare l’altezza in ambienti molto alti per renderli più proporzionati. Può essere costruito in cartongesso o in doghe metalliche, integrando faretti e sistemi di ventilazione.

 

  • Posa di nuove finiture: è utile trasformare la cantina da spazio grezzo ad ambiente accogliente. Pavimenti in laminato, resina o piastrelle, pareti tinteggiate o rivestite, illuminazione studiata e arredi su misura completano la trasformazione funzionale ed estetica.

 

  • Creazione di un bagno o lavanderia: è utile se si vuole rendere la cantina autonoma o predisporla per attività specifiche. Serve predisporre scarichi, impianti idraulici e sanitari. L’intervento può aumentare il valore dell’immobile, specialmente in ottica di locazione o vendita.

 

  • Cambio di destinazione d’uso: è utile rendere la cantina abitabile, se la normativa lo consente. Richiede verifiche igienico-sanitarie, adeguate altezze, aerazione e certificazioni. Con le giuste pratiche edilizie, può diventare una stanza in più a tutti gli effetti.

 

Insomma, con i giusti interventi, anche una cantina può diventare uno spazio strategico. Basta un progetto ben fatto e il supporto di tecnici esperti.

 

Quali permessi per la ristrutturazione della cantina?

 

Ovviamente, la ristrutturazione della cantina non riserva sorprese sul fronte burocratico. Lo schema è identico a quello degli altri lavori di ristrutturazione.

 

  • Edilizia libera: nessun permesso necessario. Interventi che riguardano solo le finiture.

 

  • Manutenzione straordinaria non strutturale: interventi che impattano sulla planimetria ma non sulla volumetria e sulla struttura. E’ necessaria la CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, permesso in autodichiarazione, che non richiede parere dell’ente e costa circa 1000 euro parcella del tecnico compresa.

 

  • Manutenzione straordinaria con valenza strutturale: ovvero gli interventi che interessano elementi strutturali. Richiede la SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Più complessa e costosa, non richiede parere dell’ente.

 

  • Ristrutturazione pesante e/o cambio di destinazione: interventi che impattano sulla volumetria o cambiano formalmente gli usi del locale. Costa molto, richiedere parere esplicito dell’ente.

 

Nella maggior parte dei casi, i lavori di ristrutturazione della cantina sono compresi tra la manutenzione straordinaria e l’edilizia libera.

 

Come risparmiare

 

Gli interventi di ristrutturazione della cantina possono costare parecchio, soprattutto se si opera con l’intento di rivoluzionare gli spazi. Per fortuna, è possibile risparmiare: è sufficiente raccogliere più preventivi e confrontarli.

 

In tal modo, si ottiene una buona panoramica del mercato, si impara ad analizzare le offerte e si individua un’offerta dal buon rapporto qualità-prezzo.

 

Il metodo funziona anche e soprattutto per gli interventi compositi, i cui prezzi medi coprono un range esteso, tutte caratteristiche riconducibili anche alla ristrutturazione della cantina.

 

Ovviamente, i preventivi devono essere dettagliati e omogenei tra di loro. In caso contrario, sarebbe complesso trarre evidenze utili.

 

Preventivi di questo tipo si trovano soprattutto nei portali di richiesta preventivi, che sono pensati proprio per favorire le analisi comparate. Il portale migliore per questo genere di servizi è Edilnet.it, che spicca per l’eccellente parco imprese e per un’interfaccia user friendly.

 

Vuoi ristrutturare la cantina? Chiedi i preventivi e risparmia senza compromettere la qualità degli interventi.

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