Tutti i mutui a tasso variabile risentono dell’indice Euribor. Scopri come funziona!
I mutui per la casa si dividono in due grandi categorie: quelli a tasso fisso e quelli a tasso variabile. All’interno di tali macro-ambiti vi sono altre sottotipologie, ad esempio il mutuo con cap, il mutuo a rata costante o fissa ecc, per i quali però rimandiamo alla lettura delle informazioni che trovate nella sezione “Tipi di mutuo“.
Desideriamo invece approfondire che cosa sia l’indice Euribor e come esso incida sull’importo della rata del mutuo.
Prima di tutto è necessario chiarire che l’Euribor è il parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile; quelli a tasso fisso, invece, risentono dell’Irs (o Eurirs).
L’Euribor può cambiare ogni giorno e se ne può seguire l’andamento sulla home page di Mutuo 100 (in basso a destra).
Chi contrae un mutuo a tasso variabile risente delle oscillazioni dell’Euribor: quando questo cresce, lievita anche la rata pagare; quando diminuisce, si abbassa l’importo della rata. Attualmente chi ha un mutuo a tasso variabile sta vivendo un momento particolarmente felice perchè, rispetto ai livelli di pochi anni fa, è ancora particolarmente basso e quindi conveniente.
Ma non è tutto qui. Chi paga un mutuo a tasso variabile deve sapere che oltre all’indice Euribor, la banca aggiunge lo spread.
Ora, a scanso di equivoci, lo spread viene aggiunto anche al parametro Irs per i tassi fissi.
Quindi, il tasso offerto non è uguale per tutte le banche: l’Euribor (o l’Its, se si tratta di mutui a tasso fisso) è lo stesso per tutti mentre lo spread varia da un istituto di credito all’altro. Ecco allora che un mutuo a tasso variabile o uno a tasso fisso possono essere convenienti presso una banca ma assolutamente svantaggiosi presso un’altra!
E’ facile a questo punto intuire l’importanza della scelta sia del tipo di tasso, fisso o variabile, ma anche della banca.
Cosa fare per essere certi di fare la scelta giusta?
Si mostra, allora, fondamentale, avere un professionista del mutuo al proprio fianco che sappia consigliarci sia la tipologia di mutuo sia la banca dove presentare la propria domanda di finanziamento e che tratti lui stesso con l’istituto di credito al posto nostro.
Euribor, tasso BCE e spread. Un mix su cui riflettere quando si cerca un mutuo. Il tasso variabile, ma anche quello fisso, sono attualmente bassi e convenienti. Lo stesso per il tasso BCE che resta al momento invariato. Occhio agli spread applicati dalle banche!
Resta un buon momento per contrarre un mutuo variabile perchè il tasso Euribor conserva bassi i suoi valori. Lo stesso si può dire per l’Irs, cioè il parametro da cui dipendono i mutui a tasso fisso.
Entrambi dipendono, ovviamente, dal tasso BCE: esso è fissato dalla Banca Centrale Europea e non è altro che il cosiddetto costo del denaro. Il tasso BCE è attualmente all’1,50%, in attesa del prossimo Consiglio direttivo della BCE che si terrà il giorno 8 settembre 2011.
Ad ogni modo, gli analisti non prevedono aumenti significativi ma si presuppone che la situazione del tassi d’interesse resti più o meno stabile, quindi bassa e conveniente per chi ha un mutuo a tasso variabile o ne deve stipulare uno, anche a tasso fisso.
Detto ciò, per approfittare a pieno della convenienza dei bassi tassi d’interesse, il consiglio è di monitorare con attenzione gli spread offerti dalle varie banche. Lo spread va infatti a pesare sul tasso d’interesse finale, andandosi a sommare con l’Euribor o l’Irs di riferimento, secondo si scelga un mutuo a tasso variabile oppure uno fisso.
E’ in questo panorama che un consulente, forte della sua esperienza, può fare la differenza consigliandoti la banca effettivamente più vantaggiosa per il tuo reddito e le tue caratteristiche.
E’ opportuno sottolineare che non esistono mutui in assoluto più convenienti di altri, ma è più corretto affermare che ci sono mutui più vantaggiosi per taluni e non per altri, e viceversa. Solo chi è del mestiere è in grado di mettere insieme tutti i tasselli del mosaico e proporre le offerte più vantaggiose.