Amianto in Lombardia: quali suono le regole da seguire per eseguire bonifica e lo smaltimento?
Le discipline di bonifica e rimozione per i rivestimenti in amianto delle abitazioni e le strutture in Lombardia hanno ricevuto un importante aggiornamento attraverso l’istituzione di una nuova legge che dall’anno 2012 ha modificato la legge regionale L.R. 29/9/2003 n. 17, la quale era lo standard per qualsiasi procedura di risanamento e pulizia dell’ambiente.
L’aggiornamento di legge i cui parametri elencheremo nel prossimo paragrafo prevedeva la completa rimozione e lo smaltimento di qualsiasi superficie in amianto presente sul suolo lombardo da effettuarsi entro l’anno 2015 e pur non riuscendo a raggiungere l’obiettivo prefissato ha contribuito molto a migliorare la situazione complessiva della regione.
Una delle modifiche apportate alla legge originale sulla rimozione di questo materiale così dannoso prevede un forte incentivo monetario per sostituire l’ammontare di amianto nella propria abitazione con sistemi ecologici o con coperture fotovoltaiche.
La nuova regolamentazione inoltre prevede una completa ridefinizione dei metodi e delle procedure di smaltimento dell’amianto localizzando con precisione i doveri dei privati e delle istituzioni pubbliche (Comune e ASL).
Le procedure mediche per i malati che soffrono di patologie legato all’inalazione di amianto ricevono inoltre un nuovo ammontare di investimenti e finanziamenti volti a migliorare il supporto psicologico e medico di quest’ultimi.
Si ricorda che obbligatorio per smaltire lastre e manufatti in amianto che bisogna contattare Aziende Qualificate e iscritte all’Albo dei Gestori Ambientali. Sono tante le società che si occupano di Bonifica Amianto a Milano, ma non solo, servendo tutta la regione.
Cosa prevede la legge regionale per la rimozione dell’amianto?
La nuova regolamentazione che riguarda la rimozione dell’amianto prevede la messa in atto delle seguenti iniziative:
- istituzione di nuovi percorsi di sensibilizzazione del pubblico e delle imprese riguardo la nocività dell’amianto;
- la promozione di finanziamenti ad accesso facilitato per la rimozione e lo smaltimento di amianto nelle strutture abitative e commerciali;
- la promozione di finanziamenti ed agevolazioni per la sostituzione di coperture in amianto con superfici di impianti fotovoltaici di ultima generazione;
- la libera facoltà dei comuni di stipulare contratti e collaborazioni con aziende di rimozione amianto per la ricollocazione di strutture pubbliche;
- l’effettuazione di un censimento specifico di edifici e impianti dove si registra anche solo la minima presenza di amianto da effettuarsi attraverso una collaborazione tra ASL e comuni;
- l’istituzione di una nuova sanzione amministrativa che parte da € 100,00 a può arrivare fino alla cifra di € 1.500,00 peri soggetti che falliscono a comunicare all’ASL locale la presenza di amianto e o materiali infettati da questo materiale all’interno di strutture ed edifici pubblici e privati.
Qual è la situazione attuale della presenza di amianto all’interno della regione e quali sono i piani per il futuro?
La presenza di amianto all’interno della regione Lombardia al giorno d’oggi è ancora abbastanza estesa: già nell’anno 2007 si era stimato che la superficie di amianto presente in tutta la regione equivalesse a circa 2.800.000 m3.
Questa stima venne effettuata in seguito ad uno studio commissionato dal Pral (Piano regionale amianto della Lombardia) che prevedeva l’effettuazione di una mappatura dettagliata utilizzando un metodo di rilevamento aereo da svolgersi su una superficie di circa 2000 Km2.
Il piano futuro per il controllo delle aree bonificate da amianto e per lo smaltimento delle quantità di questo materiale prevede l’istituzione di un progetto di riqualifica che vedrà la partenza nell’annata 2019-2020, quando grazie ad un piano di investimenti progettato dalla regione Lombardia si potranno effettuare una nuova serie di mappature delle coperture a base di amianto.
I risultati di questo studio permetteranno al consiglio regionale di stabilire una panoramica aggiornata della presenza di amianto all’interno degli edifici e degli stabili sia pubblici che privati presenti sul territorio regionale e di istituire un aggiornamento alla normativa di segnalazione e rimozione delle coperture a base di cemento-amianto.
La nuova mappatura da effettuarsi combinerà i risultati dello studio del 2007 con quelli che verranno ottenuti da questo progetto, con una superficie totale di analisi che risulterà misurare ben 3.700 Km2.
Ad ora si prevede che la totale rimozione delle superfici in amianto dal territorio della regione Lombardia potrà considerarsi conclusa sono nell’anno 2025, con un distacco di ben 6 anni rispetto alla data originaria prevista dal primo studio effettuato nel 2007 in concomitanza con la mappatura regionale delle coperture in amianto da rimuovere e smaltire, con un tasso di rimozione di quest’ultime che dagli anni 2011 al 2017 ebbe una percentuale del 27%, un valore molto più basso rispetto a quello voluto, ma che comunque ha contribuito a rendere più sicuro una grossa fetta di territorio dove la problematica dell’amianto ancora oggi crea danni e problemi di salute da non sottovalutare.
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