Come pulire la canna fumaria, la pulizia del camino e la pulizia delle canne fumarie di una stufa sono tutte operazioni che, salvo eccezioni possono essere fatte autonomamente.
Senza dover chiamare il mitico spazzacamino, personaggio peraltro oramai quasi sparito dal panorama degli operai specializzati, possiamo improvvisarci noi nel ruolo e con un po’ di attenzione e qualche informazione sul da farsi potremmo ottenere egregi risultati e un significativo risparmio.
Le modalità per come pulire la canna fumaria sono essenzialmente due:
- dall’alto, quando sia possibile salire sul tetto e accedere alla canna fumaria dal comignolo
- dal basso, agendo attraverso la bocca del caminetto o dalla parte terminale del tubo della stufa.
L’attrezzatura necessaria, tenendo conto di quanto detto sopra, si può ridurre a:
- lo scovolo, che e’ una spazzola con raggi metallici, in acciaio, che si dipartono da una struttura centrale e che deve avere un diametro (o diagonale a seconda se la sezione della canna fumaria non sia circolare) pari a quello della canna fumaria.
- asta ad innesti eventualmente con innesti snodati per poter percorrere canne fumarie anche non lineari
- prodotti scrostanti da utilizzare preventivamente. Normalmente si tratta di tronchetti di materiale specifico combustibile che una volta accesi nel caminetto o nella stufa ben caldi provocano la scollatura e il distacco della fuliggine dalla parete della canna fumaria. Il ricorso a questi prodotti va riservato a situazioni particolari con spesse incrostazioni. Un uso preventivo e’ invece consigliabile e può contribuire a rendere più semplici le operazioni di pulizia
- una fune da applicare alla spazzola da utilizzare qualora sia possibile operare dall’alto verso il basso (che e’ la soluzione preferibile). In questo caso sotto alla spazzola bisognerà applicare un peso di un paio di kg. Per facilitare la discesa della spazzola lungo la canna fumaria.
Come intuibile si tratta di far scorrere la spazzola all’interno della canna fumaria asportando, per sfregamento, i detriti di fuliggine presenti lungo le pareti della canna stessa che cadranno in basso e verranno poi eliminati.
L’intera operazione di pulizia della canna fumaria risulterà probabilmente più semplice per canne fumarie a sezione circolare e ancor meglio con le pareti metalliche, mentre quelle in muratura con sezione poligonale e magari con angoli (auspicando che tali angoli o gomiti siano senza improvvisi cambi di direzione e sempre con una moderata angolazione, sia per un miglior tiraggio sia per una più agevole pulizia).
La spazzola (scovolo) deve premere contro tutte le pareti della canna fumaria senza scalfirne la superficie.
Un suggerimento: qualora si operi dall’alto potrebbe essere utile fissare una corda che dalla parte inferiore della spazzola arrivi giù fino al focolare (apertura del caminetto). Operando in due, tirando e mollando alternativamente la corda, si potrebbe agevolmente far scorrere la spazzola lungo le pareti della canna fumaria (se non e’ possibile sentirsi a voce, l’uso di un cellulare potrebbe costituire un valido aiuto).
Se stiamo operando su una stufa, il tubo va scollegato e poi tappato, lasciando eventualmente solo un foro per far fuoriuscire la corda.
Se invece operiamo sulla canna fumaria di un caminetto, l’apertura (bocca) del caminetto deve essere opportunamente sigillata con un foglio di poliuretano per evitare di incorrere nelle ire della moglie per aver sporcato tutta la casa, cosa quasi impossibile se non si potrà accedere dal tetto, ma si deve operare dal basso utilizzando uno scovolo con manico ad innesti, che vanno montati man mano che si sale con la spazzola e che vanno svitati man mano che si ridiscende lungo la canna fumaria.
Non si tratta certamente di un lavoro pulito, e questo giustifica sia il costo di uno spazzacamino sia la sparizione di questo mestiere che ora viene svolto da ditte specializzate come spazzacamino che utilizzano macchinari aspiratori appositi, anche se meno romantici!